CIAO A TUTTI! :)
Dopo un po' di silenzio vorrei tornare con questo post, dedicato soprattutto a tutti i miei allievi. Spero potrà essere uno stimolo in questo periodo di preparazione agli esami e, in generale, per lo studio di ogni giorno.
COME SI STUDIA?
Cercherò di dare qualche spunto per rispondere alle domande più frequenti:
SU COSA FOCALIZZARSI IN FASE DI STUDIO?
QUANTO TEMPO DEDICARE ALLO STUDIO?
ESISTE UN UNICO METODO DI STUDIO?
Premetto che non pretendo di conoscere la verità assoluta e che tutto quello che dirò si basa esclusivamente sulla mia esperienza e sul mio personale modo di vedere la musica. Sarebbe bello se da qui potesse scaturire una riflessione più ampia, raccogliendo anche le esperienze di chi leggerà questo post :)
Per me lo studio di uno strumento e della musica si compone di tre parti fondamentali:
1. ASPETTO MUSCOLARE, TECNICO
Si tratta della parte fisica dello studio, un vero e proprio allenamento muscolare! Più un brano è tecnicamente ricco di insidie e passaggi complessi, più avremo bisogno di riuscire fisicamente a sostenerlo e di studiarlo a fondo, senza lasciare nemmeno una battuta al caso!
Per molti pianisti/musicisti il lavoro tecnico consiste anche, ogni giorno, in una "ginnastica" per preparare i muscoli allo studio che ci attende: quindi scale, arpeggi, esercizi di tecnica ”pura”. Questo secondo me può essere molto utile, soprattutto per i giovani allievi.
A me piace molto associare la parola tecnica alla sua etimologia: dal greco techne = arte.
In latino “ars”. In Cina l’ideogramma per indicare la parola tecnica significa al tempo stesso arte, mistero e processo.
Quindi mi piace lavorare sulla tecnica all’interno di ogni brano che affronto, e non considero mai un passaggio da studiare come fine a se stesso e distaccato dal senso musicale. Non separo la tecnica dalla musica ( perchè tecnica è musica) e anche se c’è un passaggio difficile lavoro sulla melodia, sul dare un senso. Così lo studio diventa estremamente più interessante e più piacevole!
2. ASPETTO INTELLETTUALE
Nelle nostre giornate non deve mai mancare la curiosità: occorre essere estremamente appassionati. Serve leggere molto, documentarsi : cosa succedeva mentre il compositore scriveva questo brano? A chi è dedicato? In che stile ha scritto? Quali sono stati gli amori della sua vita? Quali le gioie? E i dolori? Qual era la tradizione musicale di quel periodo?
E' molto importante anche avere un'idea generale del brano che stiamo affrontando: capirne la struttura, analizzare la forma e l'armonia. Non limitiamoci ad osservare le note, ma cerchiamo di andare oltre.
Fondamentale anche approfondire ulteriormente e ascoltare altra musica dello stesso periodo storico, o brani dello stesso compositore, non per forza solo pianistici (o del proprio strumento), ma anche sinfonie, opere da camera...
Tutta questa conoscenza confluirà naturalmente in quel che suoneremo. Diventeremo consapevoli. Per i più curiosi - e la curiosità, come dicevamo, è vitale - diventa poi naturale anche esplorare anche le altre arti: quindi pittura, poesia, letteratura..
E’ chiaro che molti spunti vengono dati dal proprio insegnante, o dai corsi che si frequentano, ma la curiosità si può sviluppare fin da piccoli...e se la si esercita diventa parte di noi. Quindi saremo in grado di capire che leggere ad esempio una poesia di Mallarmè mentre studiamo Debussy non è un obbligo, ma è qualcosa che può arricchirci profondamente.
3. ASPETTO EMOZIONALE
Ovviamente anche per questo aspetto non basta una vita intera!
Per il mio modo di vedere la musica, più intelligenza emotiva si ha, più il nostro modo di suonare sarà generoso e profondo. Le nostre esibizioni saranno più interessanti perchè avremo qualcosa da dire. Per esercitarsi in questo non ci sono esercizi o consigli particolari: occorre vivere una vita piena, ricca di stimoli, coltivare l’amore per il Bello, trovare magia nelle cose più semplici, circondarsi di persone che possano arricchire il nostro animo, coltivare un rapporto con l’Assoluto - qualunque sia la nostra fede, essere grati, avere un cuore aperto. Perchè in fondo suoniamo davvero quello che siamo!
Ecco allora che se questi tre aspetti sono presenti insieme il nostro modo di suonare potrà avere qualcosa di speciale.
Come organizzarsi non è per tutti semplice, ma vi assicuro che se amate davvero la musica non ci sarà bisogno di qualcuno che vi ricordi di andare a studiare, o che controlli quanto studiate, perchè i minuti voleranno e diventeranno presto ore...e la cosa bella è che non saranno visti più come qualcosa al di fuori di voi, ma come parte di voi e della vostra vita!
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